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I Santuari della Gaggera

Discesa la valle del fiume Selinos, oggi chiamato Modione e attraversato, tramite un ponte, il fiume, dove anticamente era il più grande porto fluviale di Selinunte, si incontra a circa un chilometro dall' acropoli una collina sabbiosa, orientata in senso nord -sud parallela all'acropoli e a Manuzza, chiamata Gaggera. Tale collina prende nome da una fonte dalla quale ancora oggi sgorga limpida e fresca acqua. In questo luogo i Selinuntini edificarono una serie di santuari contigui il più noto dei quali è quello dedicato a Demetra Malophoros (portatrice di melograno), come attesta un'epigrafe qui ritrovata. Con tutta probabilità i primi coloni vollero impiantare il santuario di Demetra vicino alla zona portuale per reduplicare, come pare avvenne per la collina orientale di Selinunte, il santuario portuale della madrepatria Megara Nisea. La fortuna dei santuari è testimoniata dalle migliaia di reperti, ritrovati durante gli scavi, che attestano la lunga frequentazione dei temene pur dopo la distruzione cartaginese della città, avvenuta nel 409 a. C., anche se il momento più florido si ebbe in età arcaica come testimonia la ricchezza delle deposizioni appartenenti a tale periodo.

 

Il Santuario di Hera Santuario di Demetra Malophoros
Temenos di Zeus Melilichios Tempio M