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Le navi

Le flotte erano di due tipi: le navi commerciali (tonde e panciute) e quelle da guerra (lunghe e strette, più veloci e agili). L'evoluzione delle navi militari è più conosciuta rispetto a quella delle navi mercantili, perché gli studi hanno potuto basarsi su una ricca documentazione letteraria e iconografica. L'archeologia sottomarina è relativamente recente e ha cominciato solo da pochi anni a documentare le caratteristiche delle navi mercantili.



LE NAVI MERCANTILI




Le navi mercantili avevano una lunghezza di circa 15m. Spesso, dovendo affrontare viaggi rischiosi, erano una combinazione di nave mercantile e nave da guerra, dotate di equipaggio in grado di vogare, in caso di bonaccia, e di combattere, in occasione di azioni piratesche. La forza di propulsione di queste navi era comunque generalmente la vela.



LE NAVI DA GUERRA

BIREME

L'evoluzione delle imbarcazioni militari è partita dalla bireme, successivamente sostituita dalla trireme. Trasformazioni più complesse della trireme furono le quadriremi e le quinqueremi, costruite dai Greci di Siracusa nel IV secolo a.C. La bireme del V secolo aveva una lunghezza di circa 24-25m. e una larghezza di poco superiore ai 3m.

 


TRIREME


Le trireme invece misuravano circa 40m di lunghezza e 6m di larghezza. La trireme aveva moli vogatori (170-220) e l'aspetto sul quale si è maggiormente centrata l'attenzione degli studiosi è sempre stato quello del remeggio. Un noto bassorilievo dell'Acropoli di Atene mostra la disposizione dei remi su tre livelli. Secondo alcuni studiosi, però, tale immagine non costituisce una prova sicura dell'esistenza effettiva dei tre ordini di remi sovrapposti, potendosi trattare di una rappresentazione fantastica in luogo di quella, ritenuta più realistica, con tre rematori su un unico remo.
 

 

 

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