The temple E
![]() Here Greek art show all its beauty: the sober and solemn front, neatly divided by columns, presents an alteration of functional and decorative elements with a remarkable scenic effect. Realized in about 470/460 B.C., the building is today visible because
of the partial "anastylosis" (lifting of the fallen parts) which
has given it back to the culture and admiration of the world.
As the others, the temple is orientated eastwards according to Greeks' and Romans' liturgic rule, which wanted the statue of the god looking at the rising sun, origin of light and life, and never the sunset, which represented the night and the death. At the extreme west, in the darkness, was Hades's (=Pluto) kingdom. According to recent studies, the temple was dedicated to
Hers, the Roman June, protectress of marriages, engaged couples and pregnant
women; here, newly-married couples, after a purifying bath in Hipsas river,
today Cottone, in a procession brought a lamb to the goddess. The bride wore a tunic without hem, held by a belt (called Heracle's knot). Here the couple would come back later for the thanksgiving ceremony which consisted in the offering to the goddess of the belt; it should have become too tight because of the pregnancy of the woman and the knot (as aforesaid called Heraoles's knot) should have to be loosed by the husband following the rituals, at the presence of their friends and relatives. |
Il tempio E1
Scavo delle fondazioni del tempio E - A destra, in primo piano, un grosso frammento delle colonne monolitiche del tempio arcaico.
Il più antico, chiamato tempio E 1, venne edificato pochi anni dopo la fondazione della colonia. L'edificio, che quasi coincide come dimensioni alla cella del tempio E3, era composto da una lunga cella con aditon e pronao in antis costruito con calcare giallastro proveniente dalle Latomie. Dell'elevato conosciamo due serie di colonne monolitiche di dimensioni diverse e con due tipi di capitelli con echino espanso a mensole e collarino poligonale realizzati su modelli corinzio corciresi. Il tempio E1 era inoltre coperto con tegole dipinte a scacchiera e tegole terminali decorate con palmette a fiori di loto con il colmo del tetto protetto da coppi. Una copertura teologicamente vicina ai tetti arcaici dell'Etolia, con tegole di tipo corinzio arcaico interpretato in chiave siceliota. Il tempio era inserito in un temenos, di cui si conserva ancora un tratto del muro di peribolo meridionale costruito con la tecnica a telaio databile alla fine del Vil secolo a.C., munito di propileo ad H posto ad ovest.Distrutto da un incendio intorno al 510 a. C. il tempio venne sostituito da un periptero con cella, realizzato in calcare stuccato, dalla pianta quasi uguale al tempio oggi visibile. Questo tempio denominato E 2, realizzato con tutta probabilità, durante la tirannide di Eurileonte, è rimasto incompiuto a causa della caduta del tiranno. Per uno dei due templi arcaici (E 1 o E 2) dovette essere realizzata la statua di culto, della quale conosciamo solamente la testa con polos, rinvenuta nella cella di E 3 e conservata al Museo Regionale Archeologico di Palermo. La scultura, realizzata in tufo finissimo agli inizi del VI secolo a. C., si presenta fortemente abrasa nel volto; tuttavia è possibile notare la struttura cubica della testa e la capigliatura ad elementi ondulati continui molto stilizzati che ben evidenziano una matrice ionica.
Frammenti della sima del tempio arcaico
Questa statua femminile, le rielaborazioni dell'edificio succedutesi nel tempo fin dalla fondazione della città, una dedica ad Hera, rinvenuta nel 1865, fanno supporre che il tempio fosse dedicato a questa divinità; e, inoltre, di conforto a tale ipotesi sono la sistemazione estraurbana del santuario, posto vicino il porto dove si svolgevano le attività emporiche e l'esistenza in altre città magnogreche di edifici dedicati alla "Signora del cielo" presso gli scali commerciali.